Nel 1994 a Dar Es Salaam è nato l’ospedale CCBRT (Comunità Inclusiva di Base per la Riabilitazione) con lo scopo di aiutare i poveri dei più poveri e tentare di eliminare tutte le barriere possibili. L’ospedale aveva sospeso l’attività chirurgica per i bambini con spina bifida e idrocefalo. Un gruppo di genitori – riuniti in ASBAHT – si è rivolto alla stampa e ai politici perché venisse garantito il diritto alle cure per i loro figli. Ed è stato un successo! L’Istituto Ortopedico Muhimbili (MOI) ha raccolto l’appello.
Child-Help ha formato i neurochirurgi locali con le tecniche chirurgiche più aggiornate (ETV/CPC) nel nostro progetto a Mbale e fornisce anche gli shunts. È il primo progetto in cui il paese si è assunto la piena responsabilità di questi trattamenti. Senza il lobbismo attivo di quel gruppo di genitori ciò non sarebbe stato possibile. Il gruppo di genitori in Tanzania è molto attivo ed è stato in grado di raccogliere fondi per l’acquisto di attrezzature mediche per il MOI.
In Arusha, Child-Help ha avviato un progetto chirurgico con ALMC (Centro Medico Luterano di Arusha) dato che non era presente in quell’area. L’ospedale si trova nel centro della città, è moderno e più specializzato.
Tuttavia, molti bambini richiedono cure specialistiche post-operatorie, che non sono possibili nei villaggi rurali. Alcuni richiedono anche più di una operazione, seguita da terapia fisica e riabilitazione. Man mano che le dimensioni dei programmi crescevano, divenne sempre più evidente la necessità di curare i bambini al di fuori dell’ambito ospedaliero, ma in una struttura con possibilità di cure mediche e chirurgiche, fisioterapia e riabilitazione e una scuola per bambini lungodegenti. Così nacque l’idea della Plaster House (Casa dei Gessi) che, con una capienza di 100 bambini, è stata completata nel 2013 e permette di ospitare i bambini per il periodo post-operatorio.