Prevenzione primaria attraverso l’acido folico

Introduzione

Per comprendere come intervenire nel modo più appropriato è utile analizzare brevemente l’anatomia della spina bifida, anche se l’esperienza di vivere con un difetto congenito del tubo neurale (DTN) può essere dovuto a diversi fattori. Il midollo spinale è situato all’interno della colonna vertebrale e si estende dal cervello fino al livello lombare. La spina bifida rientra nelle lesioni non traumatiche ed è un difetto congenito che avviene quando – durante le prime fasi dello sviluppo embrionale – il tubo neurale del feto non si chiude interamente e correttamente. Solitamente, il tubo neurale si chiude entro 30 giorni dal concepimento (tra il 17esimo e il 29esimo giorno), quando la donna spesso non sa ancora di essere incinta.

La causa esatta della spina bifida non è conosciuta, anche se si pensa che possibili cause siano da rinvenire in fattori genetici, ambientali, nutrizionali e infettivi. Ciò che numerose ricerche hanno dimostrato è che se una donna assume 400 microgrammi (0,4 mg) di acido folico al giorno, almeno un mese prima del concepimento e per i primi tre mesi di gravidanza, i rischi di avere un bambino affetto da spina bifida o da altro difetto del tubo neurale sono ridotti di almeno il 70%.

Per questo motivo, è importante comprendere meglio che cos’è l’acido folico, i motivi per cui è positivo assumerne una certa dose e come può avvenire la prevenzione tramite di esso. Accanto a questo, ci si focalizzerà sulla situazione di prevenzione di alcuni paesi in via di sviluppo in cui Child

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